Una lettera aperta a Mario Monti, da varesino a varesino, quella che Daniele Marantelli scrive dalle colonne de L'Unità l'8 gennaio 2013, il giorno della presentazione delle liste elettorali.
Una lettera per parlare di cosa è cambiato, da novembre 2011 ad oggi. "Non è in discussione la stima personale nei suoi confronti", chiarisce subito il deputato Pd. Ma c'è un'ombra: la "salita in politica" del professore. "Avrà le sue ragioni - scrive Marantelli - non mi sembra però questa un'impostazione europeista". Perchè Monti, negli ultimi giorni, ha parlato del Pd come "un partito condizionato da conservatori ed estremisti: mi sembra addirittura surreale" scrive ancora Marantelli. Perchè sono stati proprio i governi di centrosinistra, continua il deputato, a finanziare le opere grandi e concrete che hanno preso vita sul territorio varesino negli ultimi vent'anni.
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Su La Provincia di Varese, Andrea Aliverti intervista Curzio Maltese, editorialista di Repubblica, che si espone in prima persona per sostenere la candidatura di Daniele Marantelli alle primarie dei parlamentari del centrosinistra.
"Lo conosco da quando era segretaario del Pds di Varese - racconta Maltese ad Aliverti - E' uno dei politici che vedo in Parlamento, giornalisticamente prezioso perchè sta in aula e legge i documenti, cosa che fanno in pochi e che è più utile per il Paese che non andare ai festini o ad escort".
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Maltese, perché è così importante marcare questa differenza?
«Non tutti i politici sono uguali, mentre dire che lo sono fa bene solo ai farabutti, a quelli che rubano. Ecco perché bisogna distinguere: in mezzo ai disonesti c’è anche chi come Marantelli da parlamentare ha lavorato bene e con onestà e concretezza si è occupato del proprio collegio».
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Ha accettato la sfida delle primarie in programma domani 29 dicembre per la scelta dei parlamentari Pd, il deputato varesino Daniele Marantelli. Una sfida a cui Marantelli si presenta ricordando il lavoro quotidiano in Aula, nelle Commissioni, nei momenti di confronto del partito a Roma. E tuttavia, come dice lui con una punta di orgoglio, “non ho mai mollato la presa sul territorio: nei weekend invece che andare a sciare o andare in barca a vela, sono stato a Varese a confrontarmi con la gente comune, con i suoi problemi, con le sue difficoltà”.
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L'appuntamento settimanale con RadioNews è dedicato alle primarie del Pd per i parlamentari. "Sono state la scelta giusta - dice Daniele Marantelli, candidato in questo turno insieme ad altri cinque aspiranti parlamentari varesini - Bersani ha mantenuto la promesse: primarie per il premier e per i parlamentari, per aggirare il Porcellum ancora in vigore.
Ho voluto aderire alla richiesta che è stata avanzata nei territori, proponendomi nuovamente per la Camera: è giusto far vagliare la mia candidatura dai cittadini. E'giusto far partecipare le persone per riavvicinarle alla politica: il Pd è l'unico partito a farlo.
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"Le ricette dei professori non bastano, al centro va messo il lavoro"
Daniele Marantelli nell'intervista di Silvestro Pascarella su La Prealpina di giovedì 27 dicembre 2012, a due giorni dalle primarie Pd per i parlamentari.
Al centro dell'attenzione è proprio la terza chiamata alle urne del popolo dl centrosinistra. Tre volte in un mese ma, spiega Marantelli "Bersani ha perseguito questa strada, perché nel mezzo della più grave crisi economica dal dopoguerra era necessario andare oltre la sfiducia. L'unico modo era presentare un Pd consapevole che senza popolo non c'è alcuna possibilità di cambiamento per l'Italia".
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A Radio Radicale, intervista a Daniele Marantelli sulle primarie per o parlamentari.
"Non farò parte del "listino" di Bersani. Sono sempre stato eletto grazie alle preferenze.
Varese non è solo la ridotta leghista di cui si parla. Abbiamo l'industria aerospaziale più importante del paese, la multinazionale metalmeccanica più importante d'Europa, due università, il centro di ricerca di Ispra e migliaia di piccole imprese che sono il fiore all'occhiello per l'Italia.
In questi anni ho cercato di far comprendere come queste persone, imprenditori e lavoratori, non andassero lasciate sole.
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