La campagna elettorale del Pd entra nel vivo, e il candidato alla Camera, e deputato uscente, Daniele Marantelli diventa, come dice lui stesso, “playmaker”, l’uomo che coordinerà iniziative, incontri e proposte nell’area pedemontana della Lombardia, da Varese a Brescia. “No, non staccherò la spina del mio lavoro sul territorio, quello continua come sempre”, rassicura Marantelli, ma certamente l’agenda andrà gestita con più impegno. Un impegno importante, che per Marantelli suona come la conferma di una sua convinzione profonda: “Varese è l’epicentro della sfida politica. Maroni è qui, non passa giorno in cui Monti non ricordi di essere varesino”.
Manca meno di un mese alle elezioni regionali e politiche e il PD è pronto ad affrontare la sfida. A dirlo è Daniele Marantelli, deputato varesino ricandidato alla Camera. E per farlo, come nel suo stile, parte dal calcio: «In Lombardia sogno il triplete di mourinhana memoria: Regione, Camera e Senato».
(AGENPARL) - Roma, 23 gen - “Gli esponenti della Lega, pur avendo una grande esperienza in tema di banche a partire dal fallimento di Credieuronord, il loro istituto di credito, continuano a raccontare agli italiani e ai loro elettori delle enormi falsità. Fingono di non ricordarsi, infatti, che furono proprio loro stessi e gli alleati del Pdl ad impedire l’approvazione di una legge, chiesta a più riprese dal Pd, per bloccare i derivati e contro il falso in bilancio. E mi fermo qui”.
Lo dichiara in una nota Daniele Marantelli, parlamentare del Pd.
Su La Provincia di Varese del 22 gennaio, l'analisi di Alessio Pagani della posizione del Pd rispetto alle elezioni nazionali e regionali. "Siamo l'unica coalizione che gareggia per vincere - dice Daniele Marantelli - gli altri puntano a pareggiare. A rendere il Paese ingovernabile". Sostiene questa tesi anche Erica D'Adda, candidata undicesima nella lista per il Senato del collegio Lombardia 2: "Pdl e Lega hanno costruito una legge per rendere ingovernabile il Paese. Scelta frutto dell'indegnità istituzionale di questi partiti".
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Roma, 17 gen. "Sulle quote latte la Lega ha danneggiato gli allevatori onesti che hanno pagato le multe per premiare gli evasori e i furbacchioni. L'immunità parlamentare è un diritto previsto dalla Costituzione, l'ipocrisia no. L'alleanza con i Cobas del latte è stata sempre sostenuta da tutta la Lega. Ex barbari sognanti compresi. Al di là delle inchieste giudiziarie, il giudizio politico è chiaro fin d'ora. I tempi della difesa dei Cosentino sembravano cancellati dalle scope, quando era operante la logica berlusconiana del 'padrun cumanda, caval trota'". Lo ha dichiarato il deputato del Pd Daniele Marantelli.
"Il segretario della Lega è cambiato, ma la tappa preferita resta Arcore. La Lombardia va al voto anticipato, travolta da scandali e corruzione. La cultura del lavoro, la capacità d'iniziativa, lo straordinario patrimonio del volontariato, tipico dei lombardi sono stati traditi dalle giunte Pdl-Lega. Formigoni - sottolinea Marantelli - è stato sfrattato da Maroni che da ministro dell'Interno ha negato fino all'ultimo la pericolosa infiltrazione della 'ndrangheta. Ora Formigoni sostiene con il petto in fuori Maroni. Non è che in Lombardia Lega e Pdl invece di un governatore vogliono eleggere un silenziatore?"
C'è molto lavoro da fare per farci capire bene dai pragmatici Lombardi. Sanno che la loro è la regione più popolosa d'Italia, che crea il 20% del Pil nazionale, con enormi risorse dal mondo dell'università e del volontariato. Una Lombardia umiliata da Pdl e Lega, che hanno trasmesso l'immagine di una regione corrotta, preda di clientelismi e addirittura dove la Mafia è vicina alle istituzioni.
Addirittura esponenti di giunta sono stati accusati di connivenza. E ora questi stessi partiti vorrebbero proporsi come rinnovatori di un sistema chiuso e ostile alla dinamicità della regione?
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Intervista del 28 dicembre a Tele 7 Laghi, con Monica Terzaghi: si parla di Monti, di Europa, e della nuova direzione che il Pd vuole dare all'Italia. Un'Italia più giusta.
Bilancio dell'anno: Monti è arrivato per ridare credibilità internazionale. La situazione economica era così difficile, che si rischiava di non pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, dai poliziotti agli insegnanti.
Il Pd si è ftto da parte per il bene del Paese. Ci sono stati sacrifici e rigore, ma il tracollo è stato scongiurato.
Siamo alla vigilia di una sfida impegnativa, nella crisi economica più grave degli ultimi 50 anni, con una sfiducia dei cittadini nnelle istituzioni mai così diffusa.
Per il Paese ci vuole moralità ee rigore, ma anche lavoro e giustizia sociale. Il Pd crede che sia l'unico modo per rimettere in piedi l'Italia.
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Il Pd ufficializza i nomi dei candidati alle elezioni politiche. Marantelli, ancora una volta, è il candidato numero 5 nella sezione Lombardia 2.
"Dai nomi approvati all'unanimità ieri dalla direzione nazionale Pd - dice Marantelli - emerge come siamo pronti a prendere le nostre responsabilità, ma anche a governare. Con rigore, ma anche con maggior equità sociale, spingendo sulla crescita e sul rilancio dell'economia, perchè per noi il problema principale è il lavoro, sooprattutto giovanile. Le parole d'ordine della campagna elettorale saranno moralità e lavoro".
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Su La Provincia di Varese di venerdì 11 gennaio, Max Lodi riprende la lettera di Daniele Marantelli uscita su L'Unità e indirizzata a Mario Monti.
Lodi definisce la lettera come "una critica netta", ma spiega anche che "leggendo tra le righe si scopre l'apertura alla collaborazione futura, qualunque sia l'esito che uscirà dalle urne". Insomma, alla fine della competizione elettorale e dei suoi eccessi, sarà possibile riallacciare "il discorso interrotto".
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