Su YouDem Tv, la web tv del Partito Democratico, si parla dell'area Pedemontana, quella fetta di territorio lombardo tra Varese e Brescia dove si deciderà, di fatto, il futuro del Paese alle prossime elezioni, perchè decisiva per la scelta del prossimo governo, sia lombardo che nazionale.
Il centrosinistra si gioca qui la battaglia più importante, tra voglia di rivalsa, peraltro già iniziata alle scorse comunali, quando Attilio Fontana vinse per un soffio al ballottaggio con la candidata del Centro Sinistra, e la delusione nei confronti della Lega e del Pdl che qui hanno costruito i loro imperi . Una campagna elettorale difficile, in pieno inverno, che deve fare i conti con l'antipolitica e la disaffezione, ma il feudo del centrodestra è in declino e il Pd concentra gli sforzi per il rush finale.
Con tanti varesotti che dedicano impegno e passione per convincere i propri concittadini, e dove Daniele Marantelli rifiuta l'etichetta di "Leghista rosso", perchè "bisogna parlare con tutti".
Domenica 3 febbraio, alla Malpensa è atterrato Dario Franceschini, tra i leader nazionali del Pd. A differenza di Alfano, atterrato contemporaneamente, ma diretto verso la conferenza stampa della "proposta schock", Franceschini si è fermato a Malpensa, per parlare di Lombardia e di futuro.
"Mi chiedo se ci sia ancora qualche italiano disposto a credere a Berlusconi - ha detto Franceschini - visto che da anni il copione è lo stesso: promesse pre elettorali strabilianti, e puntualmente non mantenute". La priorità è "combattere il precariato, e predisporre ammortizzatori sociali perchè nessuno debba arrangiarsi. Ci sono milioni di persone che non lo possono fare".
Al centro della scena anche la Lombardia che, se vuole voltare pagina, per Franceschini "troverà la risposta in Ambrosoli".
Parte alla grande la campagna elettorale del Pd a Varese. Un incontro con Massimo D’Alema che presenta il suo ultimo libro, “Controcorrente”, e riempie all’inverosimile il cuore del Comune, il Salone Estense. Un appuntamento organizzato con precisione puntigliosa dal deputato varesino Daniele Marantelli, ma che è stato promosso dalla Fondazione Città Futura. In Salone Estense, l’ex presidente del Consiglio, raggiunto il tavolo dei relatori, rileva, prima di iniziare, dichiara: “Mancano due minuti”. Il dibattito sul nuovo volume, stiomolato dalle domande di Dario Di Vico, firma del “Corriere della Sera”, è in realtà il terzo momento della visita di D’Alema a Varese, preceduta dall’incontro con il nuovo rettore dell’Università dell’Insubria, Coen Porisini, e da quello con il sindaco di Varese, Attilio Fontana. La visita a Varese è anche il punto di partenza del tour nel Nord: seguiranno Bergamo, Brescia e Padova.
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Una lezione di politica con Massimo D'Alema, centinaia di ammiratori in sala. Sono gli ingredienti, di un pomeriggio con il leader storico della sinistra italiana, che ha presentato “Controcorrente”, il suo ultimo libro. Non vola una mosca, mentre parla il politico. Il giornalista Dario Di Vico, vicedirettore del Corriere della Sera, lo stimola con domande e riflessioni.
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Su La Prealpina del primo febbraio 2013, Gianni Spartà intervista Pierluigi Bersani. E il segretario ne ha per tutti: Grillo, le cui proteste "interpellano anche noi: la sobrietà della politica, l'efficienza delle istituzioni, la moralità. Ma da lì si è passati a decisioni che nulla hanno a che fare con la democrazia e con la soluzione dei problemi".
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Daniele Marantelli intervistato da Alfredo Lissoni di Radio Padania: "La vicenda di Monte dei Paschi di Siena sta avendo un risvolto negativo, soprattutto se non si danno le informazioni corrette. Chi ha sbagliato deve pagare, ovviamente. Ma ricordo che chi voleva l'autonomia della banca dalla politica era il sindaco Ceccuzzi, del Pd. Chi invece voleva che la politica mettesse le mani sulla banca sono persone uscite dal Pd e andati con Monti, come Alfredo Monaci.
Il sindaco del Pd ha pagato un prezzo pesante per aver chiesto la testa di Mussari. Non l'hanno sostenuto nè Tremonti nè l'attuale ministro dell'Economia, Grilli. Nel frattempo, Mussari diventa presidente dell'Abi con il sostegno generale, votato dai banchieri. Il sistema delle fondazioni va rivisto, ma ci vuole una faccia di tolla nel voler dare lezioni al PD, si rischia di sfiorare il ridicolo.
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A La Prealpina Daniele Marantelli racconta i punti cardine della campagna elettorale del Pd. Che troverà in Varese il suo epicentro, perché da qui vengono Mario Monti e Roberto Maroni.
Monti che dovrebbe darsi "una calmata", quando accusa la Camusso e Nichi Vendola di essere la parte della sinistra incapace di rinnovarsi, soprattutto per uno che "si proclama alfiere del cambiamento, ma è sostenuto da Gianfranco Fini e Pierfedinando Casini".
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” Questa volta non nascondiamo le nostre velleità dicendo che in queste elezioni puntiamo al triplete, ossia la conquista della Regione Lombardia oltre ad avere la maggioranza alla Camera e Senato” , utilizza un termine calcistico Daniele Marantelli, candidato alla Camera con ottime chance di riconferma. Lui che di termini pallonari ne mastica parecchi considerato che da giovane ha militato nel Varese e ora è il regista della Nazionale Parlamentari.