«La Lega non può nascondere il dito su Finmeccanica». Il Partito democratico varesino scende in campo per difendere l’importante azienda dal possibile scandalo. Ma chiama all’ordine il Carroccio, sottolineando che «non può fingere di non aver controllato questa società fino a oggi».
È soprattutto Alessandro Alfieri, consigliere regionale e vicesegretario del Pd lombardo, a chiedere ai leghisti di non nascondersi: «Finmeccanica è una delle princiapli aziende italiane: solo in Lombardia ha più di diecimila dipendenti, la maggior parte in provincia di Varese. E purtroppo, in questi ultimi anni, abbiamo assistito a una gestione sconsiderata di questo patrimonio. Che rischia quindi di essere dilapidato».
Insomma, senza entrare nell’inchiesta giudiziaria, su cui solo la magistratura potrà fare luce, Alfieri mette tuttavia in risalto le responsabilità politiche di chi ha avuto ruoli di comando.
«Nella nostra provincia - prosegue Alfieri - sono concentrati i principali settori dell’azienda, a partire da Aermacchi e Agusta Westland, e sul nostro territorio sono stati fatti gli investimenti più importanti in termini di risorse e di dipendenti: è evidente che la Lega ha avuto una forte attenzione su tutto il gruppo. Non per niente ha giocato un ruolo fondamentale nell’ascesa del manager Giuseppe Orsi». Che non è un leghista: «Ha un percorso politico moderato, però sono stati gli allora partiti di governo, Pdl e Lega, a sostenerlo. Del resto, è un manager preparato». (a destra: con Alessandro Alfieri, foto by VareseNews)
Insomma, il consigliere democratico non trova nulla di strano nel «fatto che Orsi sia diventato amministratore delegato». Ma non può giustificare «che la Lega gridi al complotto solo perché il suo nome viene affiancato a quello di Finmeccanica. Un reazione stizzita, la loro, che mi sembra esagerata. Nessuno li accusa di niente, ma hanno esercitato il potere che spettava ai partiti di governo».
«Difendiamo l’azienda»
Dopo aver richiamato il Carroccio alle sue responsabilità, il Pd varesino fa anche l’ulteriore passo di chiedere al governo di difendere Finmeccanica dal rischio di una speculazione.
Il deputato Daniele Marantelli auspica «l’intervento del governo per difendere le aziende che ormai rappresentano l’italianità in tutto il mondo, che sono Alenia Aermacchi e Agusta Westland».
«Questa è la preoccupazione che tutti devono affrontare - dice Marantelli - nelle indagini giudiziarie non possiamo e
non dobbiamo entrare. Ma è fondamentale tenere distinte la gestione dell’azienda e l’azienda stessa. Nessuno deve approfittare di notizie torbide per colpire una realtà industriale affermata e competitiva, in grado di sfidare i grandi protagonisti mondiali».