Quaranta anni fa partecipai a Roma ai funerali di Enrico Berlinguer. Di più. Da segretario cittadino del P.C.I. diedi una mano ad organizzare i pullman che portarono tanti varesini nella capitale, addolorati e commossi per la scomparsa di un leader politico amato e rispettato da milioni di italiani.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha fatto bene a mettere sulla tessera di quest’anno il volto sorridente di Berlinguer. Nel 1984, alle europee, diedi la mia preferenza ad un indipendente del calibro di Altiero Spinelli. Nel 2024 ho dato la mia preferenza ad una indipendente speciale come Cecilia Strada.
Le recenti elezioni europee hanno visto poco più del 50% degli elettori disertare le urne. Dato allarmante, ma nessuna sorpresa. Mi è capitato di ripetere anche su queste colonne che la finanza comanda, i tecnici eseguono, i politici fanno interviste. Non incidono, pertanto, concretamente, nella loro vita. Le bollette del gas e della luce, raddoppiate e triplicate, soprattutto al Nord, sono solo un esempio.
Ma c’è di più. Sono riemerse prepotentemente due parole che erano scomparse dal vocabolario di diverse generazioni: guerra e miseria. Se miseria non piace chiamiamolo disagio sociale. Riguarda lavoratori dipendenti, pensionati, partite Iva, piccoli commercianti, liberi professionisti.
I leaders occidentali che si sono ritrovati in Francia per celebrare lo sbarco in Normandia non hanno consapevolezza dei sentimenti che percorrono i popoli europei. Cascano davvero le braccia pensando a tanta inadeguatezza. Il successo del Pd di Elly Schlein può contribuire a fornire un po' di idee fresche alla balbettante sinistra europea, come ha fatto in Italia, privilegiando i temi del salario, della sanità e dell’ambiente. A condizione che si sappia guardare in faccia la realtà.
Sostenere come fanno alcuni dirigenti lombardi del Pd che “In Lombardia il trend è molto positivo” significa, ancora, ripercorrere strade sbagliate. In Lombardia e in Veneto, dove il Pd è al 18,88%, il treno per il centrosinistra non passa mai. E’ passato per la DC, per Forza Italia, per la Lega, e ora, grazie alla scaltra spregiudicatezza della Presidente del Consiglio, per FdI. Si dovrà, prima o poi, cercarne le ragioni convincenti.
Il voto consegna ai vertici del centrosinistra, a tutti, una “grande questione del Nord”.
Se non altro perché Lombardia e Veneto fanno il 25% della popolazione italiana. Se poi aggiungiamo il Piemonte…Nel centrosinistra molti, giustamente, sottolineano alcuni brillanti risultati alle amministrative. Ma perché si vince nei comuni e si perde alle regionali e alle politiche nessuno, da gran tempo, se lo chiede. Non bisogna fare confusione. L’Emilia, come più volte sottolineato, fa storia a sé. Infatti il Pd alle europee ottiene più del 36%, non il 18,88%.
La grande questione del Nord può anche essere rimossa, coltivando l’illusione che il Sud sarà ricco di soddisfazioni per il centrosinistra. Ma la matematica, diversamente dalla politica, non è un’opinione. Basta dotarsi di una banale calcolatrice per capirne l’importanza. Se poi ci si vuole avventurare nella politica è facile constatare che la Lega ha archiviato la sua funzione di partito/sindacato del Nord. Che Milano sta alla Lombardia come Torino al Piemonte. Nelle province si suona ben altra musica rispetto ai due capoluoghi di regione. Libertà, cultura del lavoro fatto bene, del risparmio, della piccola proprietà, dell’iniziativa individuale, della solidarietà, dell’autonomia: questi valori, che hanno radici robuste in Lombardia, sono un patrimonio prezioso dell’Italia. Non sono disvalori.
Fa un certo effetto vedere esponenti istituzionali del Pd del Nord fare la ola alla segretaria. Diversamente dalla stragrande maggioranza di loro io ho votato la Schlein. Che il Pd sia unito, pur ricco di diverse sensibilità e culture, è un fatto molto positivo. Anch’io lunedì ho festeggiato il bel risultato del Pd. Ma il compito di un dirigente politico è quello di aiutare a capire la realtà dei diversi territori, non di pensare alle sue, ancorchè legittime, ambizioni personali. Si chiama analisi differenziata. Ieri la ola a Renzi. Oggi la ola a Schlein.
No. Da Berlinguer, fortunatamente, abbiamo ricevuto ben altro insegnamento.
In ogni caso, sinceri auguri a tutti i sindaci e consiglieri appena eletti, attesi da sfide tanto difficili quanto importanti per le nostre comunità.
Daniele Marantelli
da La Prealpina, 13 giugno 2024