“C’è stato un cataclisma, ora il padrone della ditta è Matteo”. Così sul Messaggero di oggi si esprime con ammirevole finezza Michele Anzaldi, responsabile della comunicazione alle primarie di Matteo Renzi.
"All’amico Michele ricordo che Giuseppe Di Vittorio, grande leader sindacale della CGIL, esortava i braccianti pugliesi a non togliersi il cappello davanti al padrone - dice Daniele Marantelli, parlamentare PD e sostenitore della Mozione Orlando.
Per quanto mi riguarda non ho mai avuto, non ho e mai avrò nel partito padroni, ma leader politici, Renzi compreso, con i quali collaborare lealmente. Mi auguro che i candidati alla guida del PD si confrontino al più presto tra loro per indicare le proposte necessarie a rilanciare il Partito Democratico e il Centro Sinistra, e risolvere i problemi degli italiani, a partire da quello del lavoro. Certo che l’impegno di passare dall’Io al Noi, stando alle dichiarazioni di Anzaldi, -conclude Marantelli- è durato molto meno del previsto".