Pierluigi Bersani l’aveva annunciato il 25 aprile, e la promessa è stata mantenuta: ieri, 24 maggio 2012, la Camera ha approvato la legge che dimezza i rimborsi elettorali ai partiti, e il Pd è stato protagonista della discussione e della stesura del testo. Da luglio in poi, tutti i partiti dovranno adeguarsi al nuovo corso: dagli attuali 182 milioni si passa a circa a 91 milioni di euro per il 2012, e i soldi così risparmiati, in tutto 150 milioni di euro, sono stati assegnati ai terremotati dell'Emilia Romagna e alle popolazioni che hanno subito danni causati da eventi naturali dal 2009 in poi. E questo emendamento è stato votato all'unanimità.
I relatori del testo sono stati Gianclaudio Bressa (Pd) e Peppino Calderisi (Pdl), e l’approvazione è arrivata, dopo due giorni di intensa discussione, con 372 sì, 97 no e 17 astenuti. Prevede che i contributi siano ridotti a 91 milioni l'anno: il 70%, pari a 63.700.000 euro, viene corrisposto come rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e per l'attività politica, mentre il restante 30%, cioè 27.300.000 euro, viene erogato a titolo di cofinanziamento. Importante anche la norma messa a punto da un’altra parlamentare Pd, Sesa Amici, che prevede la decurtazione del 5% dei finanziamenti a quei partiti che non garantiscano un'adeguata rappresentanza di donne in lista.
Il Pd ha avuto un ruolo fondamentale, quindi, e c’era da aspettarselo: dal giorno della sua fondazione, il mio partito ha sempre certificato i propri bilanci, in onore al principio della trasparenza. Il Pd, quindi, non avrà di certo problemi con i controlli imposti da questa nuova legge, i più rigorosi d’Europa.
Come ha commentato Bersani “a caldo”, posso dire che, finalmente, "si comincia a vedere qualche fatto". Siamo riusciti ad arrivare a un risultato concreto e vero, importante perché molto sentito dalla gente, che combatte ogni giorno con la crisi. Dimezzato il finanziamento pubblico ai partiti, come promesso. Settimana prossima affronteremo un’altra legge importantissima e sentita dai cittadini: quella dell’anticorruzione.