“La risposta del Governo alle nostre interrogazioni urgenti, per voce del Viceministro Michel Martone, è stata purtroppo del tutto insoddisfacente”. È questo il deciso commento dei deputati del Partito Democratico Daniele Marantelli, Chiara Braga, Franco Narducci e Lucia Codurelli, insieme a Nicola Molteni della Lega Nord, che in materia di trattamento speciale di disoccupazione dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera, avevano presentato nei giorni scorsi specifiche interrogazioni al ministro del Lavoro. Intervenendo sull’ordine dei lavori Marantelli e Narducci hanno invitato la Commissione lavoro a far valere le proprie prerogative, poiché il Parlamento è al di sopra dell’INPS, e non viceversa, e non può rendersi complice di una espropriazione indebita ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici frontalieri.
“Evidentemente – osservano i parlamentari - al Governo non è ancora sufficientemente chiaro che il modo di procedere dell'INPS risulta in netta violazione di una legge pienamente vigente dello Stato italiano, la legge 147/97, in materia di indennità di disoccupazione per i lavoratori frontalieri, che non è stata abrogata da nessun accordo comunitario e che, al contrario, è oggetto di modifiche migliorative in sede parlamentare”.
“Oggi abbiamo ribadito al viceministro Martone che il fondo a gestione separata istituito presso l'INPS, su cui giacciono circa 300milioni di euro, è costituito dalle trattenute salariali sul lavoro dei frontalieri e che è la stessa legge 147 a stabilire che quelle somme retrocesse dalla Svizzera sono vincolate al pagamento dell’indennità in favore dei frontalieri fino al loro esaurimento. Qualsiasi tentativo di destinare ad altre finalità quelle risorse deve essere contrastato, perché sarebbe una penalizzazione inaccettabile per gli oltre sessantamila lavoratori frontalieri che hanno contribuito alla crescita economica del Paese ed in particolare delle zone di confine. Non se ne capirebbe poi la logica dal momento che l’indennità di disoccupazione ordinaria andrebbe così a gravare ulteriormente sulle trattenute applicate ai lavoratori italiani, veresini e comaschi in primis”.
“La colpevole sottovalutazione da parte del Governo di questa problematica – concludono i deputati - ci impone di assumere altre e più incisive iniziative, a partire da una immediata richiesta alla Direzione Generale dell'INPS di mantener fede ad impegni precisi assunti a riguardo. Abbiamo già sollecitato anche l’altro ramo del Parlamento a portare a compimento l'approvazione del disegno di legge di modifica della legge 147. Un forte ed unanime pronunciamento del Senato della legge Narducci ed altri, così come è stato alla Camera, consentirebbe di risolvere in maniera chiara e radicale il nodo dell’utilizzo del Fondo speciale a favore dei lavoratori frontalieri”.
Fonte: Politicamentecorretto.com